Assicurazioni, investimenti per 900 miliardi. Ania: «Ora un welfare che integri pubblico e privato»

Il comparto assicurativo italiano, in un 2022 «particolarmente complesso», ha confermato la sua «solidità», con gli indici di solvibilità che «sono rimasti pressocché stabili a livelli di assoluta sicurezza: due volte e mezzo i minimi di legge, in linea con la media europea» e «il volume degli investimenti pari a 900 miliardi». A fare il punto sul settore è la presidente di Ania, Maria Bianca Farina, nella sua relazione all’assemblea 2023 dell’associazione. Tuttavia, nel 2022 la redditività del settore si è ridotta. I premi vita, pari a 94 miliardi, hanno evidenziato un calo (-11,0%), peraltro più marcato per i prodotti linked (-27,4%) rispetto a quello dei contratti vita tradizionali di ramo I (-2,6%). A «questo andamento si è contrapposta una solida crescita del 4,6% dei premi dei rami danni, pari a 35,7 miliardi. La crescita è da attribuirsi esclusivamente ai rami diversi dalla Rc auto, mentre quest’ultima, che ha un peso ancora rilevante nel mercato danni, ha registrato nel 2022 un’ulteriore riduzione dei premi contabilizzati (-2,1%): è l’undicesima variazione negativa dal 2011, risultato di una persistente e intensa pressione competitiva tra le imprese», ha spiegato Farina.

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